giovedì 23 ottobre 2014

La corrente - Guido Crespi



La corrente

..gli ho detto un sacco di cose inutili, mi ha detto un sacco di cose senza interesse..

..( ma perché le antitesi incarnate del mio carattere così sovente mi cercano? ); passeggiavamo fraternamente uniti da quella vuota astrazione chiamata amore universale ed io provavo amari rimorsi per non sapergli ricambiare simpatia.


Un musicista silenzioso

A volte mi succede questo: la musica mi prende, mi trasporta e mi conduce dove io non voglio.

- E il tuo impiego all'ufficio delle poste?
- Oh, quello! E' soltanto per avere qualcosa da non fare, Per non annoiarsi occorre avere qualcosa che desideri non fare. Il tempo libero così si fa prezioso, lo desideri, lo godi intensamente, cerchi di non sciuparlo..


Discorsi di ragni

Avevo scelto il silenzio, avvilupparmi nella seta del fondo della tana, vivere senza altre storie che le mie, altri rumori che i miei.. avevo scelto silenzio in risposta ai discorsi assurdi..

parole si formavano come larve sulle pareti del nido, parole rimepivano gli spazi di silenzio, il mio nido era pieno di parole..


martedì 14 ottobre 2014

Roma sottovoce - Giuseppe Cassieri


Non ho mai creduto alla solennità di un rintocco convenzionale, meno che mai a quello della mezzanotte segnato dalla pendola più familiare, dei minuti estremi del 31 dicembre strappati come rubini alla melagrana del Tempo, rimestati nelle coppe di champagne e diventati insulsi come il gas dello spumante; semplicemente per dire: "ancora un anno è volato via..."

..mi fa sentire più largo il collo della camicia.

L'ingresso di quelle persone aveva ristabilito le proporzioni, abbassato notevolmente le nostre stature.
Non sei in servizio, va bene; essi fingono di non vederti per non metterti in imbarazzo, tu fingi di non vederli: tutto dovrebbe essere tacito e concluso. Però... però i pensieri non sono più interamente tuoi, ti accorgi che ti stai svegliando da un modesto sogno rivoluzionario. I veri padroni sono là, Il "Buco" non può contenere contemporaneamente servitori e serviti. E' troppo stretto. E noi con un mezzo inchino, dobbiamo dileguarci..

Com'è vero che non si riesce ad amare il prossimo ma appena questo mio prossimo.

Ho chiesto.. se qualche cura possa indebolire, se non estinguere, un brutto ricordo. Mi ha risposto paterno: "Morire."

Ognuno ha il suo, dovrebbe avere il suo, ma la proporzione tra il desiderio di questa signora e la realtà non è sostenibile: lei lo intuisce, immalinconirà nei rimpianti.

Si resta di stucco a riflettere come la natura arrivi ad essere così innaturale. (gli occhi di questa donnetta il cui miglior pregio fisico risiede negli occhi) Si avrebbe voglia di cavarglieli dolcemente e tenerli custoditi in un portagioielli in attesa di più adeguata incastonatura.

"Non mi occupo di politica né del mondo che si impressiona per chi la fa".

..la scienza non potrà mai guarire da un brutto ricordo. Tanto vale assorbirlo e attendere pazienti che il sangue si rinnovi globulo per globulo.

La voce più aspra, quando la superbia si tinge di solitudine, è come se si spezzasse sulle corde alte, è come se per un attimo un mastino si ascoltasse e se ne stupisse.

Non mi ha mai commosso il rudere: l'illusione scenografica dei secoli è caduta quando ho osservato con quale sveltezza ed economia si può imbastire un film storico in un teatro di posa.

..pensavo alla primavera, la oggettivavo. Mi dicevo che è possibile identificarla. Dove, come? Chi la incontra in campagna, chi al mare, chi in città, chi sano, chi cieco, chi agonizzante, chi mai.. Se abitasse in un cantuccio della terra, vorremmo andare a cercarla e la vincoleremmo una volta tanto tutta per noi. Siamo tutti un po' gelosi della primavera, per pudore non lo proclamiamo, ci sentiamo traditi da essa per la sua universalità. Perciò la godiamo quando sta per tramontare, la rivendichiamo più volentieri nella nostalgia, la rinveniamo con rimpianto tra le bucce della frutta maturata sul suo cammino, come un amore che ci sembra più fedele nello sfiorire degli anni. 

..l'amore è una porta troppo larga perché non vi entrino le sue controfigure

Voglio, se posso, scomunicarmi dentro di me, convincermi che l'assoluto convenzionale è fuori della natura, la dedizione che non sia anche ribellione è sterile, muoversi nel casellario delle leggi, dei riti, delle abitudini è vile proprio perché le leggi stesse sono logore, le più eterne.

"Lei è una persona soddisfatta?"
"Di che.."
"Così... in genere."
"Mah... non mi pongo mai delle questioni generali. Credo poco ai sostantivi, agli aggettivi astratti. Li odio, anzi."
"Allora lei non ha ideali!"
"Temo di no... Anche questi sono astratti, perciò dannosi, inutili."
"Lei sfugge volutamente a se stesso."
"Può darsi. Non farei un incontro eccezionale."
"Lei è troppo complicato.. niente ideali, nessuna aspirazione, mai uno sbandamento... insomma! Quasi quasi ci si dovrebbe offendere di questa sua impassibilità."

Al risveglio deve apparire un po' disfatta come tutte le donne della sua età; ma basta un'ora di riordino, e rieccole sicure, imperiose, queste volontarie di Afrodite, a seminare inquietudini sui loro passi.

"... se le stelle sono abitate, è una prova della potenza creatrice di Dio che ha disseminato le sue creature in tutto l'universo; se non lo sono, è una prova della bontà di Dio che ha creato tante miriadi di astri per abbellire le notti degli uomini."

Sembra che la luna di miele lo abbia aiutato a maturato come certi frutti restii a svilupparsi, aiutati, più che dalla terra e dal sole, dal frequente palpeggiare dell'orticultore.

lunedì 22 settembre 2014

Tenax - Fabrizio Bianchini


... Una notte estetica, un inconscio fragile
la finzione scenica, psicanalizzatemi
una nuoca immagine per un sogno complice
non è più credibile la normalità
forse è già mattina e non lo so...
(Previsti - Ruggeri)

... E poi e poi, tutti chiusi in tante celle
fanno a chi parla più forte
per non dir che stelle e morte fan paura...
(F.Guccini)

Fingere amore e rispetto non è forse un tradimento? Non è una menzogna?

Quando la canzone finisce, riavvolgo il nastro quel tanto necessario per ascoltarla da capo e penso che sarebbe bello se si potesse fare così con la propria vita; ogni volta che sbagli o succede qualcosa che non ti va, premi il tasto rewind, poi stop, e ricominci da capo.

Ho vissuto in apnea, in una sorta di catalessi, fino al momento in cui qualcuno ha schioccato le dita e mi sono tirato su dal letto per scegliere l'abbigliamento.

Sentì che era a un punto al limite di un continente, sentì che era un niente.
(F.Guccini)

..sono l' che ballano datti di coca e di amicizia, e io me li coccolo con gli occhi.

I minuti scorrono via uguali. E' come se fossi affacciato a un balcone che dà sul nulla. Nella ridda di pensieri che affollano la mente e si prendono a spintoni, l'unico punto fermo è che non so darmi pace per essere vivo.

Era confortante sentire le gocce di pioggia che piombavano sulla testa e penetravano nei vestiti, mi aiutava a tenere a bada l'angoscia che premeva per strapparmi il cuore.

Potessi addormentarmi subito e fingere di aver sognato tutto...

mercoledì 11 giugno 2014

La bestia - Jonathan Fast


Poi, come un domantore, infilò la testa nel cofano spalancato..

Più tardi, in camera, i due uomini si divisero un "popper" e poco dopo giacevano nudi sul tappeto, ognuno col cazzo in bocca dell'altro, come un'incisione di Escher che rimandi perpetuamente a sé stessa, un serpente che si mangi la coda, un enigma umano.

"Platone ci paragona a uomini sempre vissuti in una caverna, che guardano immagini di luce proiettate da un balcone nascosto su un muro lontano, e scambiano queste immagini illusorie per la vita vera, ignorando che fuori splende il sole, un milione di volte più luminoso. E' straordinario, non pensa anche lei? Predire il cinema due millenni prima che l'inventino! Ma naturalmente, il senso dell'allegoria è che dobbiamo costantemente ricordarci che siamo immersi nella tenebra, e che esiste un più alto ordine di realtà che può essere nostro se appena sfuggiamo alla caverna"

"..l'uomo è Dio, s'infligge da solo le proprie dannazioni, e crea da sé i propri inferni!"

"L'amore è un vizio come, come le sigarette e i liquori, per dimenticare la morte che incalza."

"Chi ben vive, vive a lungo; ché questa nostra età non d'anni, giorni ed ore misurasi dovrà."

"Vogliono tutti cambiare. Quelli grassi vogliono dimagrire, quelli magri ingrassare. Le brunette pensano di attirare più uomini platinandosi, le bionde  pensano lo stesso dei capelli corvini. Gli scapoli bramano il matrimonio, e gli ammogliati nulla desiderano più che tornar scapoli. Ma se tu offri loro la possibilità di cambiare sul serio.. scappano come conigli spaventati. 'L'uomo è pronto ad abbandonare tutto, tranne la sua infelicità.'

"Sai, gli scienziati non considerano la morte un feticcio, o almeno ci provano. Noi giudichiamo la vita un incidente, un lampo casuale in un mare primordiale di metano, e la coscienza nient'altro che una coincidenza. La morte è un altro accidente insensato, un motore che si guasta e nulla più."

Naturalmente c'erano anche delle donne.. rientravano in due categorie: donne di gran successo nell'industria, che uno trattava più o meno come gli uomini, giacché un giorno o l'altro avrebbe magari dovuto lavorarci insieme, e donne con minore successo, che si poteva cercar di scopare, giacché l'idea di una persona che non si può sfruttare in un modo o nell'altro risulta repulsiva nella più capitalistica delle società capitalistiche.

Proprio come i gas sotto pressione diventano liquidi, l'amore, sotto pressione, si trasformava in mercanzia.

lunedì 9 giugno 2014

Il cavaliere del mistero - Pietro Besbre


- Oh, i domatori non sono uomini come tutti gli altri! Essi vengono azzannati, maciullati, sbranati... perdono sangue da tutte le part, i loro intestini escono fuori, il loro cranio, le loro ossa sono scoperte!... Ebbene, si spugnano, si rincollano, si ricuciono, ed eccolo resuscitati!



- Cervello, e cuore.
- Due cose preziose.. soprattutto quando si trovano riunite in uno stesso essere.
- Cuore senza cervello magari può andare...
- Ma cervello senza cuore crea dei demoni..

Centomila atomiche su Liverpool - Gino Armuzzi



Per un attimo mi sorpresi a pensare a quanto l'intensità dello stesso ricordo potesse essere così diversa tra le persone che lo hanno condiviso.

martedì 18 febbraio 2014

La sposa bella - Bruce Marshall


L'immodestia del vestire femminile è causa di lussurie innominabili.

Ci vuole molto coraggio per difendere una buona causa malgrado coloro che l'appoggiano.

Un giovanotto va a confessarsi. "Figlio mio, sei forse turbato da pensieri impuri?" chiede il confessore. "Al contrario", risponde il giovane. "Ne derivo un grande piacere."

In una notte oscura,
i miei desideri infiammati d'amore,
(o deliziosa ventura!)
uscii senza esser vista
dalla mia casa silenziosa.

Il vero socialismo è comunismo, di cui il socialismo attuale non è che una preparazione. Il socialismo esige da tutti a seconda delle loro possibilità e distribuisce a tutti a seconda del loro lavoro. Il comunismo, invece, esige da tutti a seconda del loro lavoro e distribuisce a tutti a seconda dei loro bisogni.

Dio non esiste e, in un mondo che si sta rapidamente raffreddando, non ci può essere né virtù, né peccato.. Ci può essere soltanto esattezza ed inesattezza.

Ma non credi che il comunismo abbia più successo solo perché dice 'tu avrai' invece che 'tu non avrai'?

Più la luce è forte, tanto più facilmente gli sciocchi si precipitano verso l'oscurità.

..il cadavere nudo che giaceva nella bara senza coperchio sembrava una bambola in una scatola di cartone. Non vi erano né parenti né preti. Nessuna speranza, nessuna disperazione, nessun mistero. Tutto era semplice e chiaro: la vita aveva un significato solo fin quando non significava nulla.

All'orizzonte, le nuvole erano rosse e gialle e verde pallido. Il mare era saturo della storia che le onde avevano ormai ricoperto.
"E' strano che soltanto le cose tristi siano realmente belle.. I galeoni sono come le vecchie preghiere: non possono mai ritornare del tutto". Anche le cose allegre diventano tristi man mano che si allontanano. Il vestito.. era bello perché entrava a far parte della storia. Il mondo era uno specchio che poteva contenere una sola immagine per volta.

In un cosmo che contiene forse tanti universi quanti sono i satelliti del sole, che importanza può avere l'individuo?

Credi anche tu di aver trovato la verità nella curva di un seno? Se così è, sei più sciocco di quanto credessi. La verità sta nella mente e le donne non possono offrire altro che l'amicizia delle cosce.

L'arte della guerra consiste in una ben riuscita perpetrazione di porcherie.

Sopra il vestito di un azzurro brillante, il suo viso era triste. 

Per essere leali, bisogna prima essere leali alla lealtà.

Asserire quello che dicono tutti è il modo più sicuro di oscurare la verità

Amore, dunque? Ecco un altro trabocchetto filologico. Benché l'onomatopeia della parola sia diversa in ogni lingua a seconda del clima in cui viene pronunciata, il risultato è sempre lo stesso sconcio dimenarsi.

Yo te daré
Te daré, nina hermosa,
Te daré una cosa que yo solo sé:
Café!

Sapeva per esperienza che gli occhi delle donne possono essere luminosi di verità anche quando mentono: aveva visto certe marchese che, dopo aver confessato di non pentirsi d'aver ceduto all'amplesso del loro cameriere, si erano dimostrate tenere con i loro mariti solo mezz'ora più tardi, a cena.

La molteplicità è sbagliata: io non devo amarti perché desidero trasformarmi nei tuoi occhi o nei tuoi capelli o nel tuo vestito. Devo amarti soltanto perché desidero la tua felicità quanto la mia.

Le ragazza sono come polipi fritti.. non se ne può digerire più di una data quantità, con la differenza che i pesci non parlano.

Oh soave cauterio!
Oh ferita regalata!
Oh mano gentile! Oh tocco delicato,
Che a vita eterna conduce
Che tutti i debiti paga!
Uccidendo, cambia la morte in vita.

..i muri frontali di alcune case erano crollati e le stanze sezionate sembravano scompartimenti di un frigorifero contenenti mobili anziché pomodori.

Quasi tutti pensano che i loro peccati li abbiano privati del diritto di credere. Ma questa è stupida metafisica ed equivale a dire che la rivelazione cristiana è vera in maniera inversamente proporzionale ai proprio vizi. Nel Medio Evo, la gente era cristiana anche nel peccato: il timore di essere accusata di ipocrisia non la faceva credere nell'errore di credere nella propria virtù.

..la bestemmia non è che il mezzo con cui gli ignoranti cercano di essere eloquenti..

Perché doveva essere sempre costretto ad ascoltare gli stessi ottusi tentativi di illuminare gli ottusi?

Forse anche le menzogne suonavano false quando venivano ripetute troppo spesso.

O fiamma di amore vivo che teneramente ferisci...

L'amore non è che il fallimento di affrontare la realtà.

La guerra non era la cosa peggiore del mondo: la cosa peggiore era il vuoto nel cuore degli uomini.

Forse il guaio è dovuto al fatto che la gente sbagliata si fa paladina della giusta causa e viceversa.


giovedì 13 febbraio 2014

La famiglia De-Tappeti e Monologhi - Gandolin


Ma dove li avete gli occhi?... a casa del diavolo?

Mangiare a digiuno fa sempre male.

..un filosofo antico, fors'anche un greco, non si sa mai! ha detto:
"La casa è l'individuo".
Veramente io direi: la casa è il padrone di casa.

..è questa dunque l'educazione che ti insegno? Ricordati bene che l'amore del prossimo è la prima cosa. Chi dimentica le massime paterne, si trova sempre esposto alle torture del rimorso, come pure a un paio di calci, che ti darò senza pregiudizio di un altro paio che tu potrai ricevere, a sussidio di questi miei insegnamenti..
..scendete subito di tavola e venite a ricevere, da figlio obbediente, quei due calci che vi aspettano, e che un padre deve inculcare, nei più gravi momenti della vita, alla propria figliolanza.

..gli organici non potranno mai essere cosa seria e stabile, se non si organizzano prima i pubblici servizi i quali non rispondono ai pubblici bisogni.. quando un regnicolo ha un bisogno, questo non è che un bisogno privato, poiché deriva appunto da una privazione. Ma se, invece, un popolo, compenetrato nella propria esistenza di consorzio civile, s'inculca bene nel potere legislativo, e manomette le riforme organiche delle tabelle definitive, allora tutti provano qualche cosa che non si spiega, la quale sarebbe appunto un pubblico bisogno, che deve corrispondere ai pubblici servizi.. Mi spiegherò con un esempio: un cittadino morigerato prova un bisogno pubblico. Che cosa fa egli in simile frangente? Ricorre, col rispetto che si deve, al potere legislativo, e gli dice: io ho il tale bisogno pubblico, la mi faccia un po' lei corrispondere a quel servizio che di dovere.. Allora il potere legislativo lo manda a quel servizio.

..le dolorose manifestazioni di un animo, turbato da legumi troppo coriacei.

L'uomo è un animale tanto basso, che non ve n'è alcuno che lo equipari.. Rifiutatevi di dare i vostri amplessi agli uomini. Non siate più operaie, se non vi mettono allo stesso livello dell'uomo: non siate più donne perdute: scioperiamo. Lo stato dovrebbe indennizzare la donna tutte le volte che questa prestasi a farsi fecondare.

Noi finiremo per entrare, onde uscire da questa perplessità.

..tergiversiamo nuovamente il cammino già compiuto, torniamo a questa via non meno Crucis che nazionale.

L'amore, infatti, parla più spesso con la mano che con la lingua, e la prima dichiarazione di solito non è altro che la lieve pressione di un dito mignolo che si allaccia a un altro dito mignolo, primo e simbolico anello di quella catena che è il distintivo... dei lavori forzati matrimoniali a vita.

..in quasi tutte le cose del sesso amabile, il punto più difficile e sempre... l'introduzione.

..lo sforzo maggiore per un artista consiste precisamente in questa cosa che pare semplicissima: recitare come si parla.
Eh, se fosse una cosa facile, ma allora tutti sarebbero artisti; mentre invece ci prego di riflettere a questo fenomeno: prendete uno che in privato parla benissimo, lo portate sulla scena, qui, davanti a questi quattro lumi della ribalta, e non gli cavate di bocca neanche una parola con le tenaglie.
Recitare come si parla! Sicuro; ma intanto, prima di tutto, cominciamo da questo: che bisogna parlar bene, e per imparare soltanto a parlar bene, occorre uno studio lungo, assiduo, che vale, credete, quanto un corso di università. Arrivati a questo, che è cosa difficilissima, è anche necessario rendere cervello e nervi talmente sensibili a ogni commozione da poter, con un atto di volontà, trasformare interamente il nostro individuo fisico e morale, passare dal riso al pianto, dalla calma allo sdegno; per così dire, dal freddo glaciale al caldo vulcanico dalle nevi all'incendio, come fosse niente. E' una ginnastica terribile, è una scherma dello spirito, tutto a spese del sistema nervoso, a spese di tutto ciò che costituisce l'esistenza ordinaria.
Perché poi questo non è ancora che una parte del nostro lavoro. Non basta che sentiamo noi: l'essenziale è che facciamo sentire. Per cui è necessario che la forma esterna del nostro sentire parli, e ben chiaro, al sentimento di tutti coloro che ci vedono e ci sentono, per costringerli a provare quelle emozioni stesse che noi fingiamo di sentire. Così che, mettiamo, quando io devo ridere, io rido veramente, ma non rido mica per piacere mio, rido per far ridere il pubblico, così che quest'atto così spensierato per tutti quanti, per me, invece, racchiude questi pochi pensieri, queste poche preoccupazioni..
Prima di tutto: ridere mentre non ne ho voglia.
Secondo: ridere a tempo, con l'intonazione stessa del momento in cui recito.
Terzo: ridere, non già come rido io, quando... rido, ma ridere come deve ridere il personaggio che rappresento.
Quarto: ridere non per divertimento mio; che anzi sbadiglierei, ma per far ridere la platea.
Quinto: ridere in proporzione al motivo per cui mi è imposta la risata.
..E questo lo chiamano ridere? questo è un martirio. Vorrei che vi provaste anche a sorridere, con simili preoccupazioni nel cervello; eppure io devo sapere quando convenga fare, mettiamo, un sorrisetto ironico, ..o piuttosto il riso di un idiota, o piuttosto un riso paterno e giovevole ..o un risolino economico di strozzino amabile, o anche una risata galante di gran signore ..o il riso convulso di un pletorico ..e infine la risataccia sguaiata che faccia tremare i vetri del soffitto. Credetemi è una cosa da piangere.
..In sostanza io devo saper piangere e ridere insieme con tutte le sfumature, con tutte le variazioni possibili; e se ci fosse un istituto di recitazione per conseguire una laurea nell'arte, l'esame, secondo me, dovrebbe consistere in questo solo esperimento: fingere un dialogo con un interlocutore invisibile, che vi faccia passare attraverso a tutte le passioni, a tutti i movimenti dell'animo umano, dalla noia all'interesse, dall'attenzione allo sdegno, dallo sdegno alla curiosità, da questa al riso, dall'ilarità alle lagrime e anche viceversa.
..Ora se certuni sapessero quanto ci vuole per arrivare a questi effetti, che paiono una burletta, se sapessero che martirio dell'anima è questa ginnastica di sentimenti, se sapessero a traverso a quanti pensieri, a quanti dolori di testa e di spina dorsale si può arrivare a quest'arte complicata che si chiama la semplicità, forse loro passerebbe persino dal capo l'idea innocente di diventare filodrammatici.
Senza contar poi che l'artista, come uomo, è sempre uomo, è sempre uno zingaro vagabondo, che passa sopra la terra come un commesso viaggiatore della parola, senza posa, senza nido, senza domani: obbligato a essere tutto, a sentire tutto, a sapere un mondo di cose...
Perché in sostanza l'artista, il vero artista, ha il dovere di sapere tutto, tutto... meno la parte!

La riproduzione di sé medesimo, da qualunque lato la si consideri, è un'aspirazione umana e una necessità sociale.
 L'uomo ha sempre avuto desiderio acuto e naturale di tirare sé stesso a uno o parecchi esemplari. A raggiungere tale scopo, un tempo non esisteva che un sistema: quello d'aver dei figli. Ma poi... non somigliavano. Ora invece si ricorre alla fotografia. La quale, diciamolo pure, ha invaso e sottomesso l'intera umanità, non senza causare frequenti disastri.. 
Dunque le azioni dell'uomo giusto devono essere tali da potersi impunemente riprodursi in fotografia. Ma non basta neppure essere giusti. Mentre l'arte del fotografo ha fatto progressi enormi, un'arte sorella è rimasta nella barbarie; l'arte di farsi fotografare. 
Basta sfogliare un album di fotografie, per rimanere oltremodo inorriditi davanti all'ignoranza di quelle persone che hanno creduto di farsi fare un ritratto. Tutti artificiosi! tutti posatori! L'uomo o la donna che s'abbandona alla fotografia dovrebb'essere una persona tranquilla e semplice come una figura giottesca. Errore dei più gravi, è l'indossare un abito nuovo o raramente usato. L'abito nuovo è un grande nemico dell'uomo. La persona che porta a spasso un abito nuovo ha sempre la fisionomia contraffatta. Egli ha un occhio che ride e un occhio che piange. L'occhio destro sorride all'abito nuovo e lo ammira specchiandosi nelle vetrine dei negozi: ma l'occhio sinistro ha paura di quella macchia che ovunque pende sui soprabiti nuovi, come quella spada di Damocle che, tanto per cambiare, chiamerei la dama di Spadocle. E' inutile! l'uomo oppresso da un abito nuovo ha un'andatura diversa dalla solita: una maniera diversa di pensare... Che più? un abito nuovo può cambiare persino, violentemente, il corso fatale della vita d'un individuo. Supponiamo uno dei casi più comuni.. 
Dunque è domenica: io indosso un abito nuovo e lo porto a spasso. Quando gli è il tocco, vado in trattoria. Il cameriere, che conosce i miei gusti, mi offre un fricandolino col sugo che schizza. A me che ho un soprabito nuovo?... Fossi matto. Mi rassegno invece a una fetta di arrosto freddo, asciutto e tiglioso, che mi resta sullo stomaco. Il soprabito è salvo, ma la salute è compromessa. La sera vado a trovare, mettiamo, la mia fidanzata; ma un uomo che sta male di stomaco non sa essere galante, e ne segue un ricambio di sgarbi e di dispetti. Per reazione, vado al circolo a giuocare, e naturalmente perdo, Così da una parte disperdo il matrimonio, dall'altra disperdo i patrimonio. Allora divento irascibile. Perché ho un carattere originale, molto diverso dagli altri: per esempio, quando perdo... son di cattivo umore! 
Nasce una questione con un compagno di gioco: dalla questione nasce una sfida: all'alba si va sul terreno e l'avversario mi fa cinque buchi sul soprabito che ho salvato dal fricandolino. Un individuo vestito di nuovo, perciò, è quasi sempre in punto di morte. Come può mai un agonizzante essere in grado di farsi un ritratto in fotografia? 
Altro sbaglio, non meno grave, quello di consegnar la testa al barbiere prima che al fotografo: sbaglio grave farsi lisciare i capelli, specialmente quando non se ne ha; farsi lisciare o tingere i baffi, procurarsi cioè una faccia artificiale, di breve durata, quasi per mistificare il fotografo, come a dirgli: 
"Desidero un ritratto che, fra qualche ora, non abbia più alcuna rassomiglianza con me". 
Nel momento supremo poi tutti cadono in uno sbaglio fondamentale: dimenticano di dimenticare che stanno davanti al fotografo, così che il ritratto ha l'impronta odiosa di un uomo che sa di farsi fare il ritratto.
L'ideale sarebbe di poter dire al fotografo:
"Vi do tempo due mesi, sei, un anno; per prendermi nel momento opportuno e senza che io mene accorga, fotografatemi".
Sistema eccellente, ma inattuabile, tanto più per le signore.
Una signora ha sempre dei momenti in cui non desidera essere sorpresa da  nessuno, neppure da un fotografo.
Ogni stabilimento fotografico dovrebbe avere un salone d'aspetto, che chiamerei la sala delle anime inconsapevoli. Mente il cliente aspetta, da un buco invisibile il fotografo potrebbe ritrattarlo a sua insaputa, con un soccorso dell'istantanea. Ma allora tutti i ritratti rappresenterebbero, con desolante monotonia, un uomo che aspetta, e l'uomo che aspetta non ha più la sua faccia, ma la faccia dell'uomo che si rompe le scatole.
Conviene dunque concludere che tra la fotografia e la specie umana esiste ancora un abisso, e in attesa di tempi migliori converrà prendere una via di mezzo: usare della fotografia, ma non abusarne. 

lunedì 3 febbraio 2014

Amore fra i cannibali - Wright Morris


Ma basti questo: che noi siamo ciò che tutti detestiamo, Anthropophagi e cannibali, divoratori non soltanto do uomini, ma di noi stessi; e non per modo di dire, ma nella realtà vera...
sir THOMAS BROWNE, Religio Medici

Le spiagge sono uguali in ogni parte del mondo: ci si spoglia, ci si spella, ci viene servita carne cruda, carne scura, carne umana piacevolmente spalmata d'olio d'oliva. Una striscia di sole e sabbia ove il sesso è all'erta, la mente è torpida.

Se vi piacciono le similitudini la spiaggi è il luogo ove siamo arrivati e di dove partiremo. Dopo esserci trascinati sino alla riva stiamo ora per trascinarci nuovamente al largo. La soluzione di sale annidata nel nostro sangue ci chiama a casa. Nell'epoca dei mammiferi, quale posto potremmo desiderare come compenso all'infanzia che non ha conosciuto il seno materno? In quale altro luogo, di questi tempi, una graziosa mammina potrebbe timidamente abbassare le spalline del reggiseno svelando il suo fascino? Non per nutrire il suo futuro, ahimè, ma per conservare il suo presente in olio solare.

In tanti anni ho notato come l'avvampare di sdegno faccia per le ragazze più che Max Factor. Nel rossore di una ragazza v'è più che nella sua stessa faccia o nei suoi stessi occhi.

L'esterno del piccolo bicchiere che conteneva il mio tequila si era fatto viscido, tanto avevo sudato. E' come provar la sensazione di avere finalmente tra le mani, addirittura dentro le mani, il sogno che ci è sempre sfuggito... e poi provare il sospetto che ancora una volta occhi e cuore ci abbiano ingannato. Quando mi rigirai, le se n'era andata. Sparita. Era proprio stata lì?

..mi ero imposto di mettermi seduto ad ammirare quanto potessi trovare di bello. E' impossibile. Provate, qualche volta. Se il panorama è realmente toccante, la prima cosa che si fa e distoglierne lo sguardo. Direi che questo è il modo in cui riusciamo a capire che una cosa è bella. Non è possibile competere con una tale sensazione: si può solo distoglierne lo sguardo e parlarne.

Il successo di una nuova rivista, là, lo si tiene stretto in pugno. Basta suggerire al gregge quel che deve piacere, il gregge se lo fa piacere, poi si alzano in piedi all'unanimità e si applaudono da soli.

Meno interesse le dimostravo (e, onestamente, non so proprio se sarebbe stato possibile dimostrarne di meno) più quella ragazza mi pareva adocchiarmi come il suo tipo.

Tutte quelle file di denti aguzzi nelle loro borse di carne.

"Quando ho paura..." cominciò lei.
"Tu paura?"
"Oh mi capita. Ma, quando ho paura, penso di esser già morta una volta."
"E questo ti dà coraggio?"
"Questa mia vita è tutta regalata," disse lei. "Perché dovrei risparmiare? Ho una vita da vivere."

Non gli riesce mai di sentir bene quando trabocca di cuore.

Quando, come me. si vive in un mondo di luoghi comuni alcuni dei quali ce li siamo fabbricati da noi, può anche darsi che non ci si renda ben conto di quale potenza sia racchiusa in essi.

Lo lasciai con una gran voglia di gettargli un poco di sabbia addosso, come fanno i gatti per nascondere alla vista qualcosa di poco piacevole.

..passai un altro quarto d'ora camminando su e giù, sbirciando di là dal muro di cinta le tante case di sogno e le loro piscine: pareva che avessero tutte un cane pronto ad abbaiare, un giardiniere giapponese a mezzo con il vicino e un impianto a pioggia per innaffiare i loro fiori senza profumo. Ammesso che l'aspetto abbia qualche importanza (e ne ha) quelle case erano imbattibili. Sono il più grande sciocco di questo mondo in fatto di pathos e non c'è niente di peggio del pathos di un magnifico mondo in cui nessuno, dico nessuno, sa vivere.

Il suo piede sinistro penzolava proprio davanti alla mia faccia. Lo smalto delle unghie si era scheggiato già da tempo. Il tallone era sporco. Non era un bel piede, né era bella la caviglia e nemmeno la gamba cui essa apparteneva. La ragazza era fantastica nell'insieme, non nei particolari.

Ma adesso ti voglio far male, come tu ne hai fatto a me. Solo per vedere se sei capace di sanguinare. Ti dimostri troppo convinta che un amante sia soltanto un volteggio alla sbarra per la tua anima, un esercizio alle clave per il tuo futuro intimo. Sai quello che sei?
..Sei una piccola cannibale anche tu. A te piace la carne cruda, ti piace mangiarla viva. Hai mangiato il mio cuore, le pupille dei miei occhi, hai mangiato i miei polmoni, le mie budella e il mio fegato. E se ti fosse capitata l'occasione, avresti anche ripulito ben bene tutto l'interno del mio cranio.

Quando sentite qualcuno lamentarsi delle dogane, dei passaporti , dei funzionari e di tutto il resto, questo vuol dire una cosa soltanto: quel qualcuno non desidera abbandonare il proprio intimo. E' giunto a una linea di demarcazione, reale ed immaginaria, che non intende varcare.

..la nausea è soltanto un modo di inghiottire alla rovescia.

Quando si scappa con una donna uno dei rischi maggiori è proprio quello di ritrovarsi vicina, al mattino, colei che si è amata al buio, proprio come se ci fossimo dimenticati di riaccompagnarla a casa. Eccola lì, come la ragazza che ci troviamo tra le braccia quando smette la musica. Le ore della notte si possono azzannare con un solo morso, ma sono le ore del giorno che restano al risveglio.

Alle dieci del mattino il vestibolo di un albergo e una coppia di amanti si trovano di fronte al medesimo impasse: come far passare la giornata. Come far passare la giornata senza rovinare la notte. Molte avventure amorose non si sarebbero appannate se da noi la notte fosse altrettanto lunga che nelle regioni artiche. Ma al giorno di dieci ore spesso è difficile sopravvivere. Come si è soliti dire, le menzogne cominciano con la luce del giorno.

Ogni cosa tanto bella da parer perfetta comporta sempre uno stato mentale di apprensione, forse lo sforzo di ricordare quanto imperfetta sia in realtà la perfezione.

"Che nave di sogno!" dissi, perché ci appariva proprio come una visione di sogno nel porto in penombra.
"Un sogno?" chiese lei: "Quale sogno?"
"Il sogno di tutti coloro che restano a terra," risposi.

lunedì 27 gennaio 2014

L'amorosa avventura di una pelliccia e di un'armatura - Ginevra Bompiani


Questo succedeva quando il mondo fu invaso da sé stesso. E' difficile immaginarlo ora che le cose sono tornate quasi a posto. E' difficile immaginare qualcosa che si invade da solo. Ma è proprio quello che è successo al mondo, a quel tempo. Non si saprebbe dire in altro modo. Ogni cosa è cresciuta a dismisura, si è moltiplicata e ha invaso la terra.

Ogni cosa si può custodire solo fino a un certo punto... Ricordatelo!

Piovo o non piovo
Non c'è niente di nuovo

Non la fuga... una via di fuga.. 
Una via di fuga non è mai un granché. Quasi non si vede. non cambia la vita.
Ma la allunga... le dà un altro giro... Cercate la vostra via di fuga...

(sempre lento perché lo stupore intralciava ogni passo)

A nessuno piace pensare, è proprio una cosa che bisogna esserci costretti per farla. Ma certe volte, per la grande tristezza, non si riesce a fare altro. Perché si crede che a furia di pensare, qualche idea o qualche "via di fuga" verrà fuori. E a volte succede.

.. ma a ogni momento basta il suo tormento..

Ebbero ancora paura, ma una paura di bambini, che si calma nel pianto e assomiglia alla fiducia.

Le protezioni non servono a proteggerci, ma privarci di qualcosa che ci fa paura.

..fra la massima varietà e l'indifferenziato, in fondo c'erano molte somiglianze...

gli animali non comunicano con la voce...
abbiamo capito che se vogliamo comunicare con gli esseri lontani e diversi da noi, non serve parlare. Le cose essenziali si dicono in altro modo e gli animali comunicano solo l'essenziale...



domenica 26 gennaio 2014

La leggenda del bel Pécopin e della bella Bauldour - Victor Hugo


Perché mai raccontarvi delle favole che la prima raccolta che la prima raccolta che vi capita vi racconterà, e vi racconterà meglio di me?

Quando la luna si leva, si pensa forse al sole che cala?

Ora, non vi è odio tra il fuso ed il carniere. La filatrice fila mentre il cacciatore caccia. Egli assente, la canocchia consola e svaga. La muta abbaia, l'arcolaio canta. La muta, che è lontana e appena si sente, mischiata al corno e persa profondamente tra i rovi, sussurra con vago rumore di fanfara: pensa al tuo amante. L'arcolaio, che costringe la bella sognatrice ad abbassare gli occhi, scandisce senza posa con la sua piccola voce dolce e severa: pensa al tuo sposo. E quando sposo e amante sono tutt'uno, ogni cosa va bene.
Sposate dunque la filatrice al cacciatore, e non abbiate timore.

Ora, in nessuna cosa si deve eccedere. La felicità è fatta di moderazione.Tenete in equilibrio le vostre inclinazioni ed alla briglia le vostre brame. Chi ama troppo i cavalli e i cani irrita le donne, chi ama troppo le donne irrita Dio.

..la collera delle donne è come la pioggia nella foresta: cade due volte. Bis pluit.

Non poteva tollerare che il suo cavaliere la cingesse alla cintola. Una sera, egli le strinse leggermente il gomito, ed ella arrossì moltissimo. Era fidanzata e non sposata. Pudore è per la donna ciò che cavalleria è per l'uomo.

Per un carrettiere impantanato, bestemmiare è già qualcosa, ma uscire dal solco, è ancora meglio.

..il diavolo è il grande adulatore. Cuor di fiele, bocca di miele.

Quando uno di noi si arrabbia, ha per lo meno la risorsa di mandare al diavolo chi lo irrita. Il diavolo non ha questa dolcezza. Così in ciascuna delle sue collere vi è una punta che si rivolta contro lui stesso e lo esaspera.

ADAMO HA INVENTATO IL PRANZO
EVA HA INVENTATO IL DESSERT.

La soglia della casa che ci ha visto bambini sorride nel rivederci uomini come il volto soddisfatto di una madre.



martedì 21 gennaio 2014

Pane e Tempesta - Stefano Benni


Come varia il pianto secondo le emozioni, similmente complicato et prezioso et ogni volta è diverso il ridere.
LEONARDO DA VINCI

Chi ha la cravatta piccola e stretta, ha piccolo e stretto anche il cuore. Grande nodo, grande cuore.

..la felicità è come l'acqua. Non arriva in un momento, bisogna trovarla, preparare la pompa, fare un pozzetto, mettere le tubature e i rubinetti. Dopo che te la sei conquistata con fatica, allora la puoi bere.

A un esperto degli anni sessanta bastava sapere a memoria le formazioni di serie A. Nel duemila, un tecnico di media competenza deve conoscere nome e misure delle fidanzate dei giocatori famosi, le formazioni di Mali ed Estonia. Ora come allora, non sa dove sono né Mali né Estonia.

- Insomma, ti ripeto che io sono vedova e tu sei sposato.
- Lo so. Ma sono un uomo non sono una santa...

..nel cuore della gente, soprattutto dei bambini e degli artisti, non c'è mai solamente paura. Accanto alla paura c'è una risata imprevista, uno sberleffo, u ghigno grottesco. Paura e allegria a volte sono chiuse insieme nella stessa scatola, come un carillon che possieda due suonerie.

Nessun mostro è peggiore di quello che si nasconde. E nessun delitto è peggiore di quello del forte contro il debole. Maledetto chi ti porta via l'acqua, chi ti deruba del pane, chi ti toglie la libertà. Il tuo paese ha conosciuto ingiustizie e crimini, e ha servito mostri i cui artigli si chiamavano autorità, partito, investitura divina o gradimento del popolo. Altri ne verranno, mostri ipocriti e ridenti, ma tutti prima o poi faranno la stessa fine. Marciranno nel pozzo profondo della storia. Non devi obbedirgli, non devi diventare come loro.
Ma verranno giorni in cui il pozzo sarà quasi vuoto. Dovrai calare il secchio tante volte, aspettare e lottare, finché troverai l'acqua preziosa per chi ne ha bisogno. Ti diranno che l'acqua è altrove, che ci sono modi più facili per averla, ti venderanno acqua d'oblio oppure avvelenata, ti uccideranno dicendo che l'acqua è soltanto loro. Ma conserva la speranza, torna ogni notte, cala il secchio e resisti, non aver paura.

Il bosco, pensò, è un abile direttore d'orchestra. Riesce a mettere in scena due grandi cantanti un po' invidiosi l'uno dell'altro: il silenzio e il rumore.
E poi c'è l'altra primadonna dolce e collerica. il vento.
E con loro l'orchestra dei grilli, degli uccelli, delle foglie, e tutti vanno a tempo anche senza direttore.