SOGNO IMPROBABILE
Vorrei essere un aliante
in sospensione permanente
confuso con il mio sospiro,
essere etere, un filo di respiro
Vorrei essere il deserto
come un cielo azzurro o il mare aperto
vivere senza alcun domani, e senza ieri
fuggire via dai miei pensieri
Come in un sogno improbabile
partire senza usare l'automobile
e senza aver fatto tanti piani
senza aspettarsi alcun domani
Vivere un'idea di distanza
sai, non un viaggio, non una vacanza
vorrei lasciarti delicatamente
mostrarti tutto, mostrarti niente
Poi salpare senza un timone
non avere una preoccupazione
le scadenze, le code per le tasse
molto lontano dal tasso di interesse
Come neve sciolta al sole
in assenza di parole
una forma effervescente
quasi un karma evanescente
FOSSILE DEL PLEISTOCENE
Ho voglia di scomparire
rimandare, differire
procrastinare, soprassedere
ma soprattutto vegetare
Non essere per niente
senziente e sofferente,
sveglio, pronto ed efficiente
Voglio diventare una cosa qualunque
un divano, una foglia, un... rinoceronte
se niente e nessuno poi mi trattiene
forse rinasco fossile del Pleistocene
Voglio un poco di respiro
una sosta, un nuovo giro
ho il tormento esistenziale
roba da ridere, anzi banale
I GIOVANI SONO NOIOSI
(Canzone contro i giovani)
I giovani sono noiosi
hanno dei miti prevedibili e tediosi
I giovani sono datati
abboccano ai miti più scontati
Il giovane non si contiene
è vivace come il muschio di un lichene
Il giovane è un po' arrivista
vuol essere sempre il primo della lista/pista
Il giovane è perbenista
un moderno iperconsumista
Il giovane è intransigente
soprattutto se non gli costa niente
I giovani sono noiosi
hanno dei miti omologati e costosi
I giovani sono curiosi
si suicidano per una foruncolosi
I giovani hanno talento
per urlare forte controvento
I giovani ci sanno fare
gli piace giocare a contestare
perché fa giovane
buttarsi a criticare senza capire
ma far vedere
di saper argomentare
I giovani mi fanno un po' cagare
perché non hanno niente da dire
e non lo sanno nemmeno molto bene
però fanno casino se gli conviene
I giovano son vanitosi
hanno dei miti saccenti e presuntuosi
con i capelli tagliati tutti uguali
originali come solo i funerali
Il giovane non è intelligente
infatti questa canzone
non gli piacerà per niente
forse nemmeno perché sia brutta
ma lui non la capisce neanche tutta
non arriva a intuire, il deficiente,
che questo è un pezzo controcorrente
dovrebbe essere contento
che nessuno cerchi il suo consenso
Il giovane abbocca sempre
al mito più diverso
gli corre dietro appassionato
accecato da un amore preconfezionato
I giovano sono superflui
diventano dei vecchi acerbi
ovvero anziani molto inutili
che hanno vissuto vite dimenticabili
si facessero una domanda alternativa
tipo: cosa mi serve questa vita?
INADEGUATO
Dimmi perché mi sento inadeguato
fuori posto, tutto sbagliato
cos'è che mi rende tanto confuso
nel coro sono quello più stonato
Tu sai perché mi complico la vita?
Di ogni successo faccio una caduta
scivolo sempre sulla falsa riga
scelgo la soluzione più incasinata
Dove vado, in cosa credo
quanto pago, come prego?
Dove sono, cosa vedo
mi coinvolgo o me ne frego?
Dimmi perché mi sento diverso
senza poi essere tanto perverso
spiegami, ti prego, cos'è normale
(le) differenze tra naturale e culturale
Fin da quando sono arrivato
su questo pianeta, appena nato,
sono stato sorvegliato e controllato
analizzato, punito e interrogato
Dove vado, in cosa credo
quanto pago, come prego?
Dove sono, cosa vedo
mi coinvolgo o me ne frego?
Ho paura di affrontare il mio destino
crescere o restare un bambino
cosa sono i valori morali
com'è la faccia dei veri ideali
Famiglia, Patria, Stato e Bandiera
vera passione o retorica pura
meglio sposare la solidarietà
o rifugiarsi nella proprio intimità?
SONO TRISTE
Sono triste, ma tanto triste
e se lei insiste, le dirò che sono triste
Coro. Voci che domandano:
Così sei triste, ma quanto triste?
Perché sei triste? Ma triste come?
Sono triste come un vecchio calendario
dell'anno prima o ancora prima
sono triste come un grande lampadario
con una sola modesta lampadina
come un ex famoso impresario
dopo il tonfo della nuova ballerina
triste come un brutto dromedario
sotto forma di statuina
modesta confezione in porcellana
dimenticato laggiù in cantina
Sono mesto, piuttosto mogio
se mi consoli ti regalo il mio orologio
perché non riesco più a sopportarmi
e non so come farai a perdonarmi
Coro. Voci che domandano:
Così sei triste, ma quanto triste?
Perché sei triste? Ma triste come?
Sono triste come un grigio funzionario
ministeriale, parastatale
sono triste come il corpo forestale
dopo il passaggio dell'incendiario
Sono triste come un cane da riporto
che non ama più la caccia
forse sceglierebbe d'esser morto
piuttosto che addentare la beccaccia
Sono triste come vittima di strage
che non cerca + vendetta e si dispiace
Sono triste come un rivoluzionario
che ha perso la sua fermezza
abituato a sentirsi straordinario
oggi un filo lui si disprezza
triste come un ladro senza polli
che non ha + fiducia nel denaro
restituisco le cose che ho scippato
e mi appello alla bontà del derubato
Sono triste come nani di villette
detestati come orrende statuette
Sono triste, ma tanto triste
se lei insiste, (io) le dirò che sono triste
Sono triste come solo il lunedì
o forse il primo lunedì del mese
come un povero albergo genovese
o un operaio licenziato giapponese
Sono triste com'è triste l'esquimese
che non ha più il suo iglù
triste come anziano pescatore
emigrato nel bellunese
Sono triste come il verme solitario
perché non provi un po' ad amarlo?
Sono allegro come un necrologio
(se mi consoli ti regalo il mio orologio)
Mi sento il vuoto del deposito corriere
dove non c'è niente da osservare
Sono triste come una periferia
dove abita la cara vecchia zia
con la sua preziosa argenteria
usata solo il giorno delle nozze
rimessa dentro le casse
perché proprio non si rovini
e si conservi così per "un" domani
Sono triste come un uomo disperato
che più non trova alcun sollievo
eppure c'ha provato e riprovato
BELLA LA VITA (QUANDO DORMI)
Mi piace la notte quando sogno
perché non ho limitazioni
perdo il peso del mio corpo
e delle sue 1000 frustrazioni
Ad occhi chiusi (io) mi rilasso
sotto le coperte del mio letto
cammino ma non muovo un passo
sciolto nell'acquario del soffitto
Rari momenti d'abbandono
pause di vita tollerabile
bello essere nessuno
non avere nemmeno un'automobile
Rari momenti d'abbandono
pause di vita tollerabile
non devo litigare con nessuno
né per forza essere amabile
Mi piace la vita quando dormo
perché sospendo ogni giudizio
sono fermo eppure vado e torno
tutto calmo fluttuo nello spazio
Sensazione di pacifica euforia
e di benessere fino alle otto
quando la sveglia mi trascina via
portandomi in cucina con il gatto
MI SENTO STRANO
Mi sento strano
come un pesce sul divano
fuori posto
come neve in pieno agosto
Come una protesta
in un giorno di festa
come un utopista
in un momento razzista
Come una pedina
sempre in panchina
come una strega
senza la scopa
Come un avaro
senza denaro
o un galeone
senza corsaro
Come un coltello
senza lama
come un bagno
senza schiuma
(come un sonnambulo
senza pigiama)
Senza l'ombrello
con la giacca fradicia
come un martello
sotto il sole d'Africa
Come un barbone
con la televisione
come un calendario
sempre fuori orario
Come la nebbia
sopra la sabbia
come una banana
nella metropolitana
Come un abate
senza un convento
o un musicista
senza talento
Mi sento strano
come un vino africano
come un'aragosta
in un quadro cubista
Come un maglione
senza padrone
come un vagone
senza stazione
Come Pinocchio
senza Geppetto
come una casa
senza affitto
Come Arlecchino
senza costume
come un ragazzino
sopra una fune... o forse come una sfera senza volume
SE MAI DOVESSI LASCIARMI, AMORE MIO
(Ti amo anche quando litighiamo)
Io e te sopra il divano
mentre sfioro la tua mano
poi ti dico riproviamo
e se vuoi ne discutiamo
Sei tu che hai visto giusto
io crollo sempre troppo presto
e nelle nostre discussioni
cerco troppe spiegazioni
Se mai dovessi lasciarmi, amore mio
fallo in un giorno di pioggia
così non mi vedrai piangere
Se mai dovessi lasciarmi, amore mio
fallo in un giorno di vento
così non mi vedrai tremare
Io e te che cosa siamo
non ti sembra un poco strano
se ripeto che ti amo - io ti amo
anche quando litighiamo
Poi non so più cosa dire
tu fai finta di dormire
guardo il soffitto nella notte
ed ormai sono le sette
Se mai dovessi lasciarmi, amore mio
fallo in un giorno di vento
così non mi vedrai tremare
Ma soprattutto ti prego, amore mio
fallo in giorno d'autunno
sarà più facile morire, sarà bello morire!!
Ho ridetto qualche vuota fesseria
alla tua nuova segreteria
sai, mi piace osservarti
nel silenzio, quando dormi
Fra poco suonerà la sveglia
è un nuovo giorno, cambio maglia
adoro le tue indecisioni
inseguo le tue contorsioni
DIVERSO CON ORGOGLIO
di Andrea "Bellafronte" Setti e Roberto "Freak" Antoni
Non posso, davvero non posso
considerarmi omologato
accettare il compromesso
le chiare regole del mercato
Non riesco a vendermi
c'è qualcosa che mi impedisce
forse è coscienza, forse è demenza
ma è forte, non si zittisce
Perché non partecipo al successo
e al suo contorno d'esaltazione??
Non vado mai a nessun congresso
mi difetta la partecipazione
Lontano dai giochi del Potere
dalle comode poltrone x il sedere
Via di manager rampanti
dalle loro mogli imbarazzanti
Sono diverso, da poco l'ho scoperto
solo adesso mi rendo conto
d'appartenere a un altro mondo
(Sono consapevole: odio l'intrallazzo
e il convenevole!!!)
Sono diverso e con orgoglio
perché è diverso quello che voglio
(Sono anormale, se sbadiglio al concetto di
"Villaggio Globale"???)
E' inutile che io tenti di fare il furbo
non sono scaltro, non sono accorto
forse sembrerò anche patetico
se anche il fisico è poco atletico
C'è chi mi ritiene inadeguato
e, in aggiunta: sprovveduto
per questo oggi e nel passato
mi hanno già del tutto escluso
Perché mi sento così maldestro
perché mi considero incapace (?)
Nono ce la faccio a vedermi corrotto
non voglio trasformarmi in un rapace
né accettare tanti compromessi
piuttosto rimangono i cosiddetti "fessi"
mi riconosco nel modello alternativo
anche senza la posa del trasgressivo.
28042013