martedì 19 novembre 2013

Il castello dei destini incrociati - Italo Calvino


Tutto il bosco pareva dirgli: -Non andare! Perché diserti i metallici campi di guerra, regno del discontinuo e del distinto, le congeniali carneficine in cui eccelle il tuo talento nello scomporre e nell'escludere, e t'avventuri nella verde mucillaginosa natura, tra le spire della continuità vivente? Il bosco dell'amore, Orlando, non è luogo per te! stai inseguendo un nemico dalle cui insidie non c'è scudo che ti protegga.

"circuito corto, notte lunga"

La Regina! La Regina! Veniva giù di schianto! Incandescente! Hai presente le meteore? Fa per aprire le ali! No, è legata per le zampe! Giù a capofitto! S'impiglia nei fili e resta lì! Tesa all'altezza dell'alta tensione! Scalcia, crepita, sbatacchia! Tira le cuoia, le real membrane delle nostra Sovrana beneamata! Stecchita, pende lì..

..si sono divisi le parti da buoni sposi, il matrimonio è lìincontro di due egoismi che si stritolano a vicenda e da cui si propagano le crepe nelle fondamenta del consorzio civile, i pilastri del bene pubblico si reggono su gusci di vipera della barbarie privata.

Con le figlie, qualsiasi cosa faccia un padre sbaglia: autoritari o permissivi che siano, ai genitori nessuno dirà mai grazie: le generazioni si guardano torve, si parlano solo per non capirsi, per darsi a vicenda la colpa di crescere infelici e di morire delusi.

-Spèzzati cuore, ti scongiuro, spèzzati.

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