venerdì 22 novembre 2013

Non c'è nulla contro di te - Serenella Zottinis



"Sceneggiamo la metamorfosi della rana". "Si. Scena 1: la rana guarda il figlio incolore uscito dall'uovo. -Con questa coda non può essere mio figlio- esclama. Scena 2: punto interrogativo sopra la testa di papà ranocchio. Scena 3: mamma rana comincia a intenerirsi -Ma come nuota bene! Da chi avrà preso?- Scena 4: -Ma che mia moglie abbia avuto un ragazzo pesce?- si interroga il papà.

Il silenzio si fa profondo, appena scalfito dal tirannico sciabordare, sempre più indulgente nei confronti delle nostre solitudini.

Nessuna di noi era sfiorata dal pensiero che quel grande potesse chinarsi su un fornello a friggersi quattro patate, allorché veniva provato del suo pubblico, oppure sputare a più riprese nel fazzoletto che pendeva artisticamente dal taschino dell'austero frac.

Mancando eventi bellici ufficiali, abbiamo sprangato le porte e selezionato le nostre amicizie.

Si provvede a fabbricare manichini, copie di personaggi noti e meno noti, li si piazza, ben camuffati, all'angolo della strada che dovremo giocoforza attraversare. Così storditi, abbruttiti dall'incapacità di distinguere il vero dal falso, prostrati e seviziati offriamo un facile bersaglio ai cosiddetti furbi che per noi decideranno l'avvenire dell'Italia. Siamo marchiati da un'interdizione perpetua, senza più connotati, senza opinioni politiche, senza una sola base di equilibrio, senza futuro. C'è già chi ha predisposto tutto per noi. Mascheramenti e complicazioni ottundono le nostre menti, riducendoci ad un'elementarità di vita che ci rende simili ad animali selvaggi, spaventati, adatti soltanto a procurarci in qualche modo il minimo necessario alla sopravvivenza. Cadono le radici e le foglie senza che ci pesi addosso alcuna colpa. Cadono i valori sociali e le ideologie. Sepolte le nozioni culturali e le utopiche contraddizioni mentali a cui facevamo appello per confrontarci con noi stessi e con i nostri compagni più impegnati. Quando l'amico di origine straniera, avvolto nel sarong, ci apriva la porta di casa assalendoci con quesiti sempre nuovi.
-Livellati i criteri di preponderanza, tutti uguali, riuniti in falansteri sulle orme del fourierismo. Che ne dici? potremmo essere più felici?

Tra le vette dei grattacieli riesco a frugare uno dei tanti reparti di cielo. La situazione meteorologica non promette male. Con un po' di insistenza riesco a rintracciare ben tre stelle lucenti, le altre sono irreperibili.

Io lo so che sono genitori bravissimi, ma credo che un tempo ci fossero genitori migliori. Forse siamo noi che li abbiamo guastati così..

Nessun trauma: non è scaduta la poesia, è sbiadita l'immagine dell'amicizia, come si estingue una miniera abusata. L'amicizia senza smorfie e  senza edulcorazioni, senza profondi conflitti e sospetti, senza allusioni e strizzatine d'occhio, senza slanci incommensurabili e generosità oltre i limiti. Fatta di semplice concordia nell'accettarsi, senza formule. Qualcosa al di sopra delle sfide e delle spietatezze. Qualcosa che escluda e superi l'amore.

Lei mi guarda come fossi un monumento ottocentesco, con tutti i miei fregi e rifiniture.

Esistono varie forme e strumenti di oppressione per impedire ad un individuo libero di organizzarsi e di decidere. Come ad esempio le false protezioni, i complotti della stampa, della radio, della televisione, dei telefoni, per mezzo dei quali si ottiene indirettamente che un individuo venga sottoposto al controllo di Stato. Attraverso questo ordito si sviluppano tutti gli abusivi osservatori e gli spionaggi internazionali. L'ossigeno sottratto anche a un solo individuo costituisce la base per creare le condizioni indispensabili all'ottenimento del patito unico, al golpe di Stato, per una logica successione di limitazioni a catena. Il mondo non è innocente, Milano neppure. Vi si incontrano pochi eroismi e molte bassezze, ma la bassezza peggiore è quella di far lottare un individuo fino ad esaurire le sue energie e le sue capacità nascondendogli il volto del suo nemico. Poiché in realtà il nemico non esiste: si studiano le sue reazioni, i suoi limiti, i suoi collegamenti; si negoziano i dati ricavati ed elaborati dai computers elettronici. Una qualunque donnetta analfabeta può quindi dare inizio alla distruzione mondiale con l'apparente banale atto di una telefonata anonima effettuata in un momento di noia durante le ore di riposo domenicale.

E' ancora radicata, comunque, l'opinione che l'uomo sia un essere meraviglioso al quale tutto è concesso. Forse non mi si perdona di essere una donna sola che non si è mai sentita messa in disparte.

Le strategie dell'apprensione e della diffidenza che mettono fuori uso l'individuo convincendolo di essere un sorvegliato speciale, una persona sgradita. Fino a costringerlo a sfuggire ai suoi pedinatori, proprio come un comune malvivente. A evitare ogni protezione. In tal modo gli si impedirà di compiere qualsiasi indagine qualificabile, lo si riterrò inefficace e irresponsabile. Non vi sarà mezzo adatto a valutare le sue capacità, avendolo reso schivo e incomunicante con chicchessia.

Medito su di me. Così fortunata da avere le ovaie e l'utero. Senza un presente e un domani. Soltanto un foglio nero, dove non posso scrivere con alcuna matita. Nemmeno cancellare. Solo vivere senza un perché questo assurdo vaneggiamento.

-Il tempo insegna a suonare tutte le corde.

Un gabbiano esausto dai vapori di mezzogiorno volava rabbiosamente, puntiglioso e accecato, come stesse per cozzare contro i bastioni. Un altro gabbiano stanco di vederlo mordere l'aria, si alzò verticalmente portandoglisi sopra, sfidandolo
-E' un vecchio uccello in amore- disse Salvatore -Non vede gli ostacoli.
L'altro. l'uccello femmina, non aveva pietà, lo stringeva e lo aggirava come un ciclone, finché il vecchio, stordito, cadde stremato su un tratto di prato e non si mosse più, colpito al cuore.

Eccomi ancora una volta chiusa in un cerchio che non mi appartiene. Scivolo morbosamente nelle piccole azioni degli altri. Senza egoismo.
Era questo che mi veniva imputato, di attribuire troppa importanza al vivere degli estranei, fino ad accorgermi che ero pur sempre illusa e ignorante. L'effetto, con l'andar degli altri, non poteva essere che di morte.

-Le dica che non l'ama più e la lascia andare. E' la situazione che è sbagliata.

Senza dubbio non c'è comprensione possibile tra me e il mio prossimo.

"Il più nobile di questi assilli esterni della felicità è l'amicizia. E davvero l'amicizia è più necessaria al felice che all'infelice, poiché la felicità si moltiplica facendone parte altrui. Essa è più importante della giustizia..."


Nessun commento:

Posta un commento